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Incubus

When footlights dim in reverence to prescient passion forewarned
My audience leaves the stage, floating ahead perfumed shift
Within the stammering silence, the face that launched a thousand frames
Betrayed by a porcelain tear, a stained career

You played this scene before, you played this scene before
I the mote in your eye, I the mote in your eye
A misplaced reaction

The darkroom unleashes imagination in pornographic images
In which you will always be the star, always be the star, untouchable
Unapproachable, constant in the darkness
Nursing an erection, a misplaced reaction
With no flower to place before this gravestone
And the walls become enticingly newspaper thin
But that would be developing the negative view
And you have to be exposed in voyeuristic colour
The public act, let you model your shame
On the mannequin catwalk, catwalk
Let the cats walk, and the cat walks

I've played this scene before, I've played this scene before
I the mote in your eye, I the mote in your eye
A misplaced reaction, satisfaction

You can't brush me under the carpet, you can't hide me under the stairs
The custodian of your private fears, your leading actor of yesteryear
Who as you crawled out of the alleys of obscurity
Sentenced to rejection in the morass of anonymity
You who I directed with lovers will, you who I let hypnotise the lens
You who I let bathe in the spotlights glare
You who wiped me from your memory like a greasepaint mask
Just like a greasepaint mask

But now I'm the snake in the grass, the ghost of film reels past
I'm the producer of your nightmare and the performance has just begun
It's just begun

Your perimeter of courtiers jerk like celluloid puppets
As you stutter paralysed with rabbits eyes, searing the shadows
Flooding the wings, to pluck elusive salvation from the understudy's lips
Retrieve the soliloquy, maintain the obituary
My cue line in the last act and you wait in silent solitude
Waiting for the prompt, waiting for the prompt

You've played this scene before

Lyrics: Dick
Music: Dick/Kelly/Mosley/Rothery/Trewavas

Incubi [*]

Quando i riflettori si abbassano, in omaggio alla passione prevista, preavvisato,
Il mio pubblico abbandona il palcoscenico.
Fluttuando su scie profumate, nel silenzio intermittente.(*)
Il volto che ha dato vita (**) a migliaia d'immagini, è tradito da una lacrima di porcellana, una carriera macchiata.

Hai già recitato questa scena in passato, hai già recitato questa scena in passato.
Io sono il tuo granello di polvere nell'occhio, io sono il tuo granello di polvere nell'occhio.
Una reazione al momento sbagliato.

La camera oscura scatena l'immaginazione,
immagini pornografiche in cui tu sarai sempre la star:
intoccabile, inavvicinabile, immutabile nel buio,
cullando un'erezione, una reazione al momento sbagliato,
senza un fiore da posare davanti a questa lapide,
e le pareti mi tentano sempre di più, sembrano diventare sottili come giornali.
Ma sarebbe come sviluppare solo le viste negative,
e tu pretendi di essere ritratta in pose dai colori voyeuristici:
è il tuo ruolo pubblico,
modella la tua vergogna sulla camminata da gatto delle indossatrici,
lascia camminare il gatto, e il gatto cammina.

Ho già recitato questa scena in passato, ho già recitato questa scena in passato.
Io sono il tuo granello di polvere nell'occhio, io sono il tuo granello di polvere nell'occhio.
Una reazione al momento sbagliato, soddisfazione.

Non puoi spazzarmi sotto il tappeto,
non puoi nascondermi sotto le scale,
io sono il custode delle tue paure nascoste,
il tuo attore protagonista dello scorso anno (***)
mentre tu strisciavi fuori dai vicoli dell'oscurità,
condannata ad essere dimenticata nella palude dell'anonimato,
tu che io ho diretto con la forza di volontà di un amante,
tu cui io ho permesso d'ipnotizzare l'obiettivo,
tu che io ho lasciato inondare dalle luci dei faretti,
tu che mi hai cancellato dalla tua memoria come se fossi una maschera disegnata,
come se fossi semplicemente un viso truccato da lavare.

Ma adesso sono il serpente nell'erba, il fantasma delle pizze di un vecchio film.
Sono il produttore dei tuoi incubi, e lo spettacolo è appena incominciato.

I cortigiani di cui sei circondata si agitano come marionette di celluloide,
mentre tu resti incantata e paralizzata con occhi da coniglio, (****)
squarciando le ombre
affannandosi ai lati del palcoscenico per strappare (*****) la salvezza
che li elude dalle labbra dell'attore sostituto. (******)
Continua fino alla fine il tuo soliloquio,
non ti scordare il necrologio:
tanto il verso finale dell'ultimo atto spetta a me,
mentre tu aspetti in silenzio, da sola, il suggerimento.

Ho già recitato questa scena in passato.

[^] Un testo molto difficile, pieno di giochi di parole, allitterazioni, citazioni. Per comprendere meglio il significato del testo riportiamo in apertura la storiella che Fish raccontava sul palco per introdurre il brano:
LA STORIA (Londra, Hammersmith Odeon, 11/03/1984)
"…alla fine di “The Web”, finita la relazione che avevi, sei seduto nel tuo solito pub di venerdì sera quando ecco che entra la tua ex ragazza con uno scimmione sottobraccio: capitano della squadra 'Rally Europei”/”Animal”. Non t'immischiare con certa gente, diciamo noi! Per 10/15 minuti ti dedichi alla completa ed assoluta provocazione: “Ma che bel cappotto nuovo di pelle che hai, deve esserti costato un bel po'…. Con quale posizione sessuale sei riuscita a fartelo comprare?”.
Così vai avanti per un po', mentre lo scimmione t'ignora completamente… E così, quando la bestia si alza per andare alla toilet a fare pipì, tiri fuori dalla tua tasca l'immacolata polaroid.
Nella foto la ragazza indossa calze nere e giarrettiere, reggiseno a balconcino di pelle nera ed è legata al comò. In un angolo ci sono 643.000 preservativi, i sommozzatori della Marina Britannica, interi reggimenti completamente nudi, e Pete Trewavas sotto il letto….
Lei ovviamente va completamente fuori di testa e urla: “Ti do 5 sterline!”. E poi, chiaramente, quando lo scimmione torna indietro, la fotografia SCHIUMPH! THUMP! PHACK! E' di nuovo in tasca. E tu dici: “Cara, sei veramente magnifica e splendida come allora, è stato bellissimo rivederti, ma ora devo proprio scappare!”.
La volta successiva che l'incontri è dal giornalaio, dove quando entri la vedi che sfoglia e compra le ultime annate di 'Knave' e 'Fiesta' per guardare la rubrica: 'Le donne dei lettori'.
Questa canzone è sull'autoscatto e sui pericoli delle istantanee che vi siete persi.
Questa canzone si chiama INCUBUS"

(**) Fish recitava questi versi già nel 1983 in apertura dei concerti.

(***) Verso tratto dal 'Faust' di Christopher Merlone.

(****) Vedi riferimento alla storia introduttiva.

(*****) Occhi rossi, iniettati di sangue; ma anche da 'vigliacco' (coniglio).

(******) 'Pluck' e 'Wings' sono uno riferito all'altro: 'strappare le ali'….

(*******) L'attore che è chiamato a sostituire il protagonista all'ultimo momento.

Traduzione a cura di Tommaso Ridolfi