Mi fa piacere vedere che Crow... sia un brano apprezzato da molti. E se poi lo dice persino Rothery...Sergio ha scritto: ↑10/03/2022, 19:25 Sono d'accordo: The Crow... è in assoluto una delle cose migliori che i Marillion abbiano mai fatto. Se non entrasse tra i classici eterni della band ne sarei sorpreso. Potrebbe accadere solamente se la resa live (che immagino complicata) non reggesse il confronto con tanta perfezione. Ma confido che dal vivo possa crescere ancora. Se gli vogliamo trovare un difetto, l'assolo di Dio poteva durare anche una mezz'oretta per quanto mi riguarda.
Ho finito la prima fase di ascolti ossessivi dell'album (ora gli darò una pausa per qualche giorno) e l'album sta crescendo sempre di più. Mi stupiscono sinceramente i giudizi sulla pagina Facebook internazionale. Non capisco come, se ti consideri un fan, non possa trovare qualcosa di bello in quest'album. C'è tutto quello che hanno sempre saputo fare e anche qualcosa di nuovo. Non ci sono cadute di stile o momenti oggettivamente non riuscitissimi (à la Hope for the future, per capirci).
Mi sembra che sia il coronamento e il perfezionamento del modo di scrittura iniziato con Happiness. Ma anche l'album più compiuto, riuscito e compatto di questo ciclo. è il primo disco dopo Marbles che non ha neppure un brano minore. Ogni minuto trasmette, seppure in modo diverso, il sentimento crepuscolare dei nostri giorni. Quanti altri artisti sono capaci di mettere in note il mood di questi anni?
Certo, ognuno ha i suoi gusti. Io per esempio sono tra quei pazzi che preferiscono mille volte Invisible Ink a Montreal, ma in questo album ce n'è davvero per ogni gusto marillico. Siamo quasi al capolavoro.
Concordo in pieno sull'unico 'difetto' (parola grossa per quel brano): quell'assolo non doveva finire più! Io conto sul fatto che dal vivo si lasci un po' andare (sempre che non siano vincolati da proiezioni alle spalle), aumentando ancora la magia di quel brano.
E poi anche io sono rimasto perplesso da certi commenti online. Un tipo è arrivato a dire che di Care salvava solo l'inizio. E non parliamo, come si diceva, del forum gemello francese. Mi sono domandato se stavamo ascoltando lo stesso disco. Come cavolo fai a criticare un simile pezzo, tanto più dichiarandoti un fan! Bah, forse un po' una piccola dimostrazione di snobismo, ma su un disco di questo livello lascia basiti. Devo ancora ascoltarlo altre volte, ma già da ora io me lo vedo tra i picchi della loro discografia.
Alla fine, adesso mi ritrovo in attesa di due belle sorprese, il disco e quella preannunciata da 'davethespace'. Almeno un po' di luce in un mare di tenebre che si addensano sempre più.