Ho avuto modo di ascoltare il CD, prima interamente e poi confrontando pezzo per pezzo la versione rivista con quella originale.
Ciò che più mi è parso evidente è il fatto che l'utilizzo dell'orchestra da camera, con il suono più "aspro" degli strumenti acustici, e in parallelo il ricorso a tonalità più gravi per certe parti, abbiano aumentato la drammaticità di alcuni brani.
L'esempio più clamoroso è la già citata da Dave The sky above the rain. E' in tonalità più bassa, e presenta molti più alti / bassi che non la versione originale, con un effetto di dinamicità che rende il brano ancora più bello. L'assolo finale è una esplosione sonora che contrasta il tono delicato di voce + archi. Senza voler fare troppi spoiler, adeguandomi a Davide, segnalo che una delle sorprese mi ha lasciato un po' perplesso, e quindi dovrò un po' abituarmi alla trasformazione di questo brano.
Dopo i primi tre pezzi, che sono certo delle versioni più che riuscite ma che non mi hanno fatto cambiare più di tanto le idee che avevo su quei brani (e poi, appunto, Estonia di H+Ranestrane è sempre superiore), per me è dal quarto brano che il disco decolla.
In Beyond you la marcetta iniziale è sostituita da una intro voce + archi da brividi, e poi la drammaticità del brano continua, rendendolo per me uno dei più riusciti del CD. Le altre mie perle sono Season's end, dove il lavoro di revisione con l'orchestra si sente eccome, soprattutto nel crescendo da paura da metà pezzo alla fine, e la delicatissima Hollow man.
Rimangono i due brani più lunghi: in This strange engine ho percepito l'orchestra soprattutto all'inizio e alla fine, che è diventata maestosa: una voce più controllata rispetto a quella incisa sul disco omonimo (sarà l'età, la maturità, non lo so e non mi interessa poi più di tanto) e un crescendo bellissimo trasformano il finale. E' già diventata la mia versione preferita della suite. In Ocean cloud nella parte strumentale centrale, dopo "only me and the sea", l'orchestra aggiunge una intensità secondo me non presente nell'originale. Ancora un brano riarrangiato da paura.
Veramente un bella riproposizione. Si vede che dietro c'è stato un lavoro di studio e preparazione, e non una semplice aggiunta di due violini e un corno al gruppo. Sono sparite, mi sembra, le sovraincisioni dei dischi originali: è proprio un lavoro di un gruppo che suona con una orchestra. Sui siti inglesi trovo un sacco di persone che maltrattano sempre e comunque Michael Hunter, mentre io apprezzo sempre più il suo lavoro col gruppo.
Una nota finale per Hollowman: niente Kscope qui. Quattro paginette con foto delle sessioni, e nulla più. Tra l'altro, in una di queste si vede il gruppo e l'orchestra con cappelli natalizi davanti a un monitor, presumo intento a registrare il messaggio natalizio. Quindi quest'anno il regalo natalizio potrebbe essere il DVD video delle sessions di registrazione di "With friends from the orchestra", speriamo con qualche brano ulteriore.